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sabato 30 gennaio 2010

Caccia NO LIMITS

Passa al Senato "caccia no limits"

La denuncia delle associazioni ambientaliste: “Decisione vergognosa. Presi in giro milioni di italiani. Ora risposte da Ronchi e Berlusconi”. Comincia la mobilitazione per battaglia epocale alla Camera (28/01/10)

Questa mattina il Senato in aula ha approvato l'articolo 38 (vedi testo allegato nella sezione Documenti, a destra) della "Legge comunitaria 2009 " (una legge annuale che serve a recepire le norme di diritto comunitario nell'ordinamento nazionale, un obbligo che deriva dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea), che cancella i limiti della stagione venatoria, attualmente compresi al massimo tra il 1° settembre ed il 31 gennaio, lasciando invece alle Regioni il compito di fissarli e variarli. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.

Sono stati ignorati i pareri negativi del Ministero dell'Ambiente e dell'ISPRA. È stato ignorato l'appello di circa 150 associazioni di cittadini, professionisti, naturalisti, escursionisti, fotografi. Vi è ora il pericolo che gli uccelli vengano cacciati durante la nidificazione, la riproduzione e la dipendenza e durante la migrazione verso i luoghi di riproduzione, con gravissime conseguenze sulla consistenza delle loro popolazioni, ed in violazione della vigente direttiva sulla conservazione degli uccelli selvatici e della nuova riformulazione con direttiva n. 2009/147/CE del 30 novembre 2009 che entrerà in vigore il 15 febbraio 2010.

C'è il rischio di una corsa di alcune Regioni a consentire nella prossima stagione venatoria la caccia ad alcune anatre o all'allodola o ai tordi in febbraio, cos' come di aperture anticipate ad agosto a quaglie e tortore, ad esempio.

Se qualcuno vuole sapere chi ha votato pro e contro - e trarne le opportune conclusioni - puo' togliersi la curiosita' a questo indirizzo.

Lo stesso identico tentativo era gia' stato portato avanti, senza successo, nel mese di Aprile scorso. Ecco un articolo che ne parla. Ci auguriamo che questo scempio faccia la stessa fine alla Camera.

Durissima la reazione delle associazioni ambientaliste.

Ciò che è accaduto oggi in aula del Senato ha del vergognoso nei confronti dell’Europa, che è stata bellamente raggirata, ma soprattutto della natura e dei cittadini italiani, a cui qualcuno dovrà spiegare che la caccia e i fucili vengono prima di tutto”.

E’ la dichiarazione a caldo delle associazioni all’approvazione dell’articolo 38 della legge Comunitaria che, tra le altre cose, cancella i limiti della stagione venatoria attualmente contenuti tra il 1° settembre e il 31 gennaio.

E’ stato ignorato il parere negativo del Ministero dell’Ambiente, che specificava come l’articolo peggiorava anziché risolvere la situazione di infrazione in cui l’Italia si trova sul tema caccia. E’ stato ignorato il parere negativo dell’ISPRA, l’autorità scientifica nazionale che si occupa della materia. Sono stati ignorati e anzi dimenticati i pareri negativi dati dalle Commissioni competenti della Camera e dello stesso Governo, a partire dal ministro Ronchi, che aveva già bocciato un identico emendamento nel recente passato. E tutto questo per assecondare una minoranza di cacciatori non ancora contenti di poter cacciare 5 mesi all’anno, per giunta facendo ingresso nei terreni privati.

Il risultato è che con questo emendamento, qualora dovesse essere confermato dalla Camera, la stagione venatoria si allungherebbe ai mesi delicatissimi di febbraio e agosto, con un danno grave alla natura e l’aggravarsi del disturbo e dei rischi arrecati alle le persone.

Per non parlare degli altri aspetti, solo apparentemente marginali, comportati da questa pessima norma: il carattere giuridico dato alla guida europea sulla caccia (con il rischio-certezza di un vero e proprio corto circuito tra norma e interpretazione e il caos giuridico che ne conseguirà) o l’assenza di qualsivoglia intervento sul grave problema delle deroghe di caccia specie protette.

Insomma una situazione disastrosa e imbarazzante, resa persino beffarda dall’approvazione di un subemendamento presentato come “soluzione” ma che non cambia di una virgola la sostanza e la gravità della norma approvata e sul qual, a leggere le ultimissime agenzie, persino il Ministro Prestigiacomo dichiara di essere stata raggirata.

Ora si dovrà spiegare il perché di questa incredibile scelta a quel 90% di italiani che respingono ogni idea di allungamento della stagione venatoria. E dovranno farlo in prima istanza il Ministro Ronchi, che si è assunto la responsabilità di una scelta così clamorosamente sbagliata, e il Presidente Berlusconi, cui 150 associazioni di cittadini, professionisti, ambientalisti, animalisti hanno oggi chiesto invano un intervento risolutore.

Ma una cosa è certa. La battaglia alla Camera, per cui comincia da subito la mobilitazione, sarà epocale”.

domenica 17 gennaio 2010

PETIZIONE: CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE DELLA CACCIA IN ITALIA


CONTRO LA LIBERALIZZAZIONE

DELLA CACCIA IN ITALIA

PETIZIONE FIRMA QUI:


Al Governo italiano - XVI Legislatura e successiva

CONTRO IL TESTO UNIFICATO DEL DDL ORSI, I VARI BLITZ ALLA LEGGE COMUNITARIA, LE DEROGHE SELVAGGE E ILLECITE... E CHISSA' DA QUANTI ALTRI STRATAGEMMI DOVREMO ANCORA GUARDARCI PER IMPEDIRE ATTRAVERSO LA STRAVOLGENTE RIFORMA DELLA LEGGE 157/1992 SULLA CACCIA CHE I REATI VENATORI VENGANO PRATICAMENTE DEPENALIZZATI, I LIMITI DEI PERIODI DI CACCIA ANNULLATI, LE SPECIE CACCIABILI AUMENTATE, I MEZZI PER CACCIARE ORA ILLEGALI RESI LECITI,IN POCHE PAROLE... CACCIA SELVAGGIA!!!!

Per impedire tutto ciò da tempo siamo impegnati su vari fronti, con l'ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA e anche attraverso il Gruppo Facebook"

Contro il DDL del Sen. Orsi e gli altri DDL che liberalizzano la caccia!"


raccogliamo adesioni di chi è contrario alla liberalizzazione della caccia in Italia per dimostrare... CHE SIAMO MOLTI, MA MOLTI PIU'DI QUEI 700 MILA CACCIATORI CHE VORREBBERO TENERE IN OSTAGGIO GLI ALTRI ITALIANI!!! Basta con la loro arroganza, basta con il loro strapotere.

La POLITICA DEVE ASCOLTARCI, NON LI VOGLIAMO PIU' A CASA NOSTRA, NON VOGLIAMO PIU'GENTE ARMATA LIBERA DI SCORRAZZARE OVUNQUE E SPARARE A QUALSIASI COSA SI MUOVA! BASTA SANGUE E MORTI AMMAZZATI... PER IL LORO DIVERTIMENTO SADICO!

BASTA CACCIA E CACCIATORI INCONTROLLATI IN ITALIA! BASTA CON LA POLITICA FILO-VENATORIA IN FAVORE DI UNA ESIGUA MINORANZA...ARMATA!


"CHI HA PAURA DEL PIÙ NUMEROSO GRUPPO FACEBOOK ANTI-CACCIA?"

INOLTRE, IL GRUPPO FACEBOOK "Contro il DDL del Sen. Orsi e gli altri DDL che liberalizzano la caccia!"
DA MESI SUBISCE IL FURTO DI ISCRITTI AL RITMO IN MEDIA DI 40 AL GIORNO, SENZA MOTIVI SPIEGABILI E SENZA SPIEGAZIONI DA PARTE DELLO STAFF DI FB! AD OGGI 3 DICEMBRE 2010 CONTIAMO 78.220 ISCRITTI (ma dovremmo aver superato ben oltre i 100.000 senza le cancellazioni!!!)

LA VERITA' E' CHE FACCIAMO PAURA E NON VOGLIONO CHE DIMOSTRIAMO DI ESSERE MOLTI PIU' DI LORO! ALLORA, SICCOME FACEBOOK NON PONE RIMEDIO ALLO STILLICIDIO DI ISCRITTI, NOI TRASLOCHIAMO LA NOSTRA PROTESTA QUI.

SE SEI CONTRO LA CACCIA FIRMA QUESTA PETIZIONE E FALLA FIRMARE A QUANTE PIU' PERSONE CONOSCI

E se vuoi essere informato degli sviluppi e delle news sulla caccia in Italia, scrivi una mail con oggetto "aderisco" a:

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PER MAGGIORI INFO SUI FURTI DI ISCRITTI:
http://associazione-vittime-caccia.blogspot.com/2009/11/chi-ha-paura-del-piu-numeroso-gruppo.html

Link collegati:



FONDAMENTALE CHE DIFFONDIATE!!!GRAZIE A TUTTI.

martedì 12 gennaio 2010

Vetro e luce, trappole mortali

E' giorno eppure il picchio non vede la vetrata si schianta contro un grattacielo e precipita al suolo.
ogni anno negli stati uniti muoiono almeno 100 milioni di uccelli dopo essersi schiantati contro le vetrate.
Daniel klem jr. ornitologo e docente di biologia ritiene che forse ad eccezione della distruzione dell'habitat, le collisioni contro le vetrate siano per l'avifauna la principale causa di mortalità indotta dalle attività
umane.
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Tratto dal sito: 100% animalisti

sabato 9 gennaio 2010

Cagnolina si perde e va da sola all'ufficio oggetti smarriti


8 - 01 - 2010

Scritto da Carlo Garzotti

Eh sì, i cani sono intelligenti. Non ci credete? Allora vi raccontiamo quello che ha fatto Druse, una bassottina dello Schleswig-Holstein, in Germania. Che ha fatto? Si è persa durante una battuta di caccia e per farsi "ritrovare" si è consegnata spontaneamente agli impiegati di un ufficio degli oggetti smarriti.

La cagnolina si era smarrita domenica sera dopo una battuta di caccia nella zona assieme al suo padrone e con ogni probabilità aveva perso la via del ritorno dopo essere incappata in un gregge di pecore agli argini di un fiume. Per due giorni l'hanno cercata, ma senza alcun risultato.

Fino a quando, lunedì mattina, con molta sorpresa, gli impiegati del circondario della Frisia settentrionale, nella cittadina di Flensburgo, si sono ritrovati la bassottina nell'edificio poco prima dell'apertura. Esattamente di fronte alla porta dell'ufficio oggetti smarriti. Quando la porta si è aperta, Druse si è intrufolata, e si è messa in un angolino ad aspettare che qualcuno si prendesse cura di lei. Coincidenza? Chissà....

Scritto da Carlo Garzotti

Tratto da: Asylum

mercoledì 6 gennaio 2010

Proteggere i Gorilla

Congo: imperativo proteggere una popolazione di gorilla

La recente scoperta di una notevole popolazione di Gorilla occidentali di pianura ha messo in luce anche i rischi cui sono esposti se non vengono adottate adeguate misure di tutela di un ambiente straordinario per la sua ricchezza, minacciato da tensioni sociali ed economiche (04/01/10)

Un recente studio della Wildlife Conservation Society ha evidenziato che il 125.000 gorilla di pianura occidentali (Gorilla gorilla gorilla) scoperti lo scorso anno in una zona umida della Repubblica del Congo sono esposti a un gravissimo rischio a causa della crescente attività umana nella regione.

Lo studio raccomanda la protezione della foresta umida adiacente alla Lac Télé Community Reserve dopo la conferma delle alte densità di gorilla presenti nella zona. Quest’area è anche il territorio di una significativa popolazione di scimpanzé, colobi, elefanti e altre specie tipiche della foresta pluviale. Secondo lo studio, le minacce più rilevanti sono costituite dall’abbattimento della foresta, lo sfruttamento petrolifero e la pressione esercitata dai rifugiati sfuggiti dalle aree del paese interessate dalla guerra civile. A queste si aggiunge la crescita della popolazione, lo sviluppo della rete stradale e di altre infrastrutture e il costante aumento del bracconaggio a scopi alimentari.

È indispensabile che il Governo del Congo e la comunità internazionale operino per la creazione di una nuova area protetta per salvaguardare questo ambiente unico per le generazioni future" ha dichiarato James Deutsch, direttore per l’Africa del WCS. "La scoperta di questa importantissima popolazione è stata un fatto eccezionale e sarebbe drammatico che, appena scoperta, la si perdesse a causa delle minacce che abbiamo identificato."

Usando una metodolgia di calcolo basata sul conteggio dei nidi e del loro tasso di decadimento i ricercatori hanno calcolato per l’area studiata (1.029 kmq) una popolazione di 5.042 gorilla, una delle più alte densità mai registrate, pari a oltre 5 gorilla per kmq.

Tratto da: tutelaefauna