GEAPRESS – Finora di animali evirati lo avevamo appreso da alcuni cacciatori (vedi articolo GeaPress). Secondo loro è normale che un cacciatore debba evirare un cinghiale prima di mangiarlo. A Qualiano (NA), invece, il cane non doveva mangiarlo nessuno, ma lo hanno lo stesso evirato e sbudellato.

Orrendo taglio al pene e non meno raccapricciante all’addome con fuoriuscita dell’intestino. Dolorante ed abbandonato per più tempo, finché Roberta non lo l’ha trovato e caricato in macchina per portarlo dal veterinario. Niente si può dire sulla prognosi. Angelo (nella foto) ha la febbre alta ed è disidratato. Ha inoltre più pezzi di pelle asportata. Gli intestini, almeno quelli, si sono potuti … risistemare. Per il resto, se si salverà, si dovrà forse procedere a togliere qual poco che gli hanno lasciato.

Qualcosa si può dire, però, su quello che è successo dopo a Roberta. A Qualiano i cani dovrebbero finire nel canile convenzionato. Canile molto noto alle cronache animaliste e non. Famosa la vicenda dei cani prelevati e spariti. Se ne occuparono anni addietro i Carabinieri. Le spoglie dei defunti dovevano finire all’inceneritore ma lì non risultavano essere mai arrivate. Reato prescritto, e comunque storie non più recenti. C’era ancora la vecchia lira e qualcuno riferì di guadagni netti da venti milioni al mese. Ma Roberta non è potuta arrivare fino a queste vecchie storie. Si è scontrata con un problema più spicciolo ma non per questo meno antipatico. Per il trasporto, infatti, c’è un mezzo ma prima, dice Roberta, si dovrebbe chiamare il Comune e da qui i Servizi Veterinari dell’Asl 2 di Napoli. Questo se qualcuno rispondesse. Roberta si è finanche rivolta ai Carabinieri. Niente, a quanto pare, non ci sono riusciti neanche loro. L’Asl le sarebbe servita quantomeno per le prime cure. Ora, invece, è tutto a sue spese. Se si salverà conta di poterlo dare in adozione. Non è neanche il primo caso. La personale statistica di Roberta Miro annovera cagnetti bruciati e gattini tagliati, questa volta, però, in maniera più decisa rispetto a quanto hanno fatto al povero Angelo.

Peccato che dalle sue parti non si facciano sterilizzazioni per prevenire il randagismo, così come pura utopia è il controllo dei microchip dei cani padronali. Del resto a cosa servirebbe la politica del canile convenzionato? (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).