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sabato 3 luglio 2010

Castellammare: la saga continua. Il Sindaco risponde alla Martini

Castellammare: la saga continua. Il Sindaco risponde alla Martini


Bobbio, sindaco di Castellammare

30.06.2010

“Fermo restando che quello che a me preme, come primo cittadino di Castellammare di Stabia, è innanzitutto la tutela della dignità della salute e del decoro dei miei concittadini e degli esseri umani in genere e che la tutela degli animali non deve mai andare a scapito di questi obiettivi; e fermo restando, inoltre, che di tutto c’è bisogno in questo Paese, tranne che di qualche invasato animalista, che antepone l’animale all’uomo ogniqualvolta ne abbia la possibilità, l’unica cosa assurda in questa vicenda è che un sottosegretario di Stato attacchi a testa bassa e in maniera volgare e offensiva un sindaco neoeletto di centrodestra dopo vent’anni e passa di potere comunista a Castellammare di Stabia”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, rispondendo a una nota del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini.

“Io non so se il sottosegretario Martini abbia mai fatto il sindaco nella sua vita, né mi interessa; ciò che mi importa è rendere noto all’interessata che sono e resto indifferente, da sempre, a ogni tipo di minaccia o di intimidazione e che nella mia vita, si informi, ho sempre rispettato ogni legge e ogni sua prescrizione, da privato e da uomo pubblico. Non consento a nessuno certi toni. Il sottosegretario prenda tutte le iniziative che vuole tenendo conto – se lo vorrà fare – che sono stato eletto da neanche tre mesi e che la mia città, dopo vent’anni e passa di potere di centrosinistra, non ha neanche un ricovero pubblico per gli animali randagi, ricovero che io sto già preoccupandomi di realizzare”, ha aggiunto Bobbio.

“Nell’attesa, lo ribadisco, il mio interesse primario è e resta, in barba ad ogni conato animalista, quello di evitare che le strade della mia città siano imbrattate e rese pericolose per la salute pubblica, specialmente in questa stagione di caldo, da maleodoranti pacchi e cartocci o vaschette piene di alimenti marciti e putrescenti. Vuol dire, comunque, che se il sottosegretario Martini dovesse eventualmente riuscire a costringermi, cosa di cui dubito francamente, a revocare o modificare il mio provvedimento, invece di intervenire spontaneamente come sottosegretario alla salute degli animali randagi, sarà chiamata a intervenire come sottosegretario alla salute degli esseri umani colpiti da una possibile epidemia di malattie infettive in ordine alle quali le lascio volentieri la scelta nell’ambito di un variegato almanacco di scienza medica”, ha continuato il primo cittadino di Castellammare di Stabia.

“Mi piace comunque ricordare al sottosegretario Martini o a chi del suo staff abbia eventualmente ritenuto di prendere questa iniziativa, che le ordinanze di noi poveri sindaci di provincia vanno lette prima di criticarle perfino da un nume del Governo nazionale. Se il sottosegretario o chi per lei lo avesse fatto, avrebbe potuto rilevare che non è imposto il divieto di dare da mangiare agli animali randagi, ma ho imposto l’obbligo di curare, da parte di chi lo voglia fare, che tali attività per incuria, per ignoranza, per fanatismo o per semplice maleducazione, si possano tradurre in pericolo per la pubblica incolumità laddove chi lo fa non si occupi poi di ripulire il luogo dove si è prodigato”, ha concluso Bobbio.


Fonte: osservatorioanimalista

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