GEAPRESS – Aveva piazzato le reti appena a ridosso di tombe e lapidi del cimitero di Acquaro (VV). Il cinquantacinquenne pensionato di Vibo Valentia è stato così sorpreso, ieri, dagli Agenti del Comando stazione di Soriano Calabro (VV) unitamente al personale del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato.

L’uomo aveva piazzato due reti disposte parallelamente e collocando tra loro un cardellino-zimbello avvolto con una cordicella. La funzione di tale strumento di tortura è quella di strattonare il povero animale permettendo così che vengano mostrati i vivaci colori del sotto ala. Sono questi, infatti, gli irresistibili richiami per i cardellini selvatici. Il bracconiere teneva una seconda cordicella che avrebbe azionato lo scatto delle due reti una volta attirati i gruppetti di uccellini. Altri zimbelli erano disposti attorno alla trappola, mentre in una piccola gabbia al chiuso di un borsone erano i cardellini ed altri fringillidi, tutti protetti dalla legge, già catturati.

I Forestali non si sono limitati al sequestro degli animali rinvenuti, ma hanno opportunamente esteso i controlli all’abitazione dell’uccellatore. Nel corso della perquisizione domiciliare venivano così trovati altri cardellini di cattura al chiuso di numerose gabbie.

Subito richiesto alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia il Decreto di rilascio degli animali. Tutti, infatti, sono già stati liberati. L’uccellatore è stato invece denunciato per violazione della normativa sulla caccia, maltrattamento di animali e per furto al patrimonio indisponibile dello Stato.

Assieme al bracconaggio di cinghiali, quello della cattura di cardellini è il reato venatorio più ricorrente in Italia. Non passa giorno che non debba sentirsi di un nuovo sequestro. Tutti i precedenti sono visionabili nella sezione “caccia” di GeaPress. Un cardellino di cattura, secondo la stessa Forestale, viene venduto a non meno di venti euro. I maggiori guadagni, però, arrivano con gli incroci di canarino che presentano particolari tonalità di canto. Questi vengono venduti intorno alle 250 euro. Vi sono poi i campioni, di volta in volta contrattati nel prezzo di vendita sicuramente stimabile in migliaia di euro. I mercati di fauna selvatica più grandi esistenti in Italia, si trovano a Napoli e Palermo. I cardellini vengono abbondantemente esportati anche in nord Italia. (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).