Pagine

mercoledì 18 novembre 2009

CHI HA PAURA DEL PIÙ NUMEROSO GRUPPO FACEBOOK ANTI-CACCIA?



CHI HA PAURA
DEL PIÙ NUMEROSO GRUPPO FACEBOOK ANTI-CACCIA?


Intervista di Pierfrancesco Proietti di www.newsphera.it

17.11.2009

Facebook, il più famoso Social Forum ospita gruppi di tutti i tipi, compresi quelli promotori d’iniziative volte a manifestare il dissenso degli iscritti a pratiche riconosciute dalla legge ma invise
alla maggioranza degli italiani, come l’attività venatoria

Il gruppo italiano di Facebook con il più alto numero d’iscritti contro la caccia e i disegni di legge attualmente in discussione al Senato è quello titolato "Contro il Disegno di Legge (Ddl) del Sen. Orsi e gli altri Ddl che liberalizzano la caccia!" (http://www.facebook.com/group.php?gid=56221250828&ref=mf) e sta subendo, dalla seconda metà di ottobre ad oggi, un sistematico quanto misterioso stillicidio d’iscritti
che nel giro di qualche mese potrebbe portarlo all’azzeramento.

A tal proposito, abbiamo interpellato gli amministratori del Gruppo. Cosa sta succedendo?
«Arrivati a quota 78 mila e duecento cinquanta iscritti circa, ci siamo accorti che già dalla metà di ottobre il nostro gruppo, contrariamente al trend sempre in ascesa del numero di aderenti, stentava ad aumentare nonostante la consueta conferma di sempre nuovi iscritti. Memori degli stessi accadimenti nell'estate scorsa, abbiamo iniziato a conteggiare le entrate, il numero totale e quello parziale delle new entry giornaliere, annotando tutto e comunicandocelo tra di noi con la stessa posta di Facebook. Siamo consapevoli che un certo numero di persone si possono auto-cancellare, ma quanto stava accadendo non poteva essere attribuibile ad un normale fattore fisiologico. Infatti, nonostante decine di entrate al giorno il numero totale degli iscritti calava vertiginosamente al ritmo di circa 30 e anche 40 al giorno, in maniera del tutto anomala e costante.


In che modo sia possibile verificare la natura di questo stillicidio dovrebbe chiarirlo il team di Facebook che però risponde con messaggi standardizzati tipici delle FAQ, in sola lingua inglese. Infatti, abbiamo scritto a Face book e la risposta è stata che la causa poteva essere attribuibile a un... infiltrato tra di noi. In effetti, quel che sappiamo è che solo gli Amministratori possono cancellare i membri di un gruppo ma nessuno di noi aveva ovviamente questo interesse, tantomeno vi è mancanza di fiducia reciproca perché tutti motivati in questa battaglia. Ma, per fugare ogni ipotesi e provare il contrario, ci siamo cancellati a turno, senza però vedere arrestare l'emorragia d’iscritti».

Potrebbe essere l'opera di un hacker infiltrato nell'account di un amministratore?
«Improbabile. Ad ogni rientro ognuno ha cambiato la propria password di accesso ma gli iscritti scendevano ancora! Però la cosa più inquietante è che, da un'attenta analisi dell'andamento, con l'annotazione di tutti i dati nell'arco delle 24 ore, emerge che lo stillicidio continua per tutto il giorno per poi fermarsi nelle tarde ore notturne, dopo circa l’una/le due, per poi riprendere al mattino. Questo fatto potrebbe far supporre una manipolazione umana».

Ci sono persone che vi segnalano la scoperta della loro cancellazione?
«Sì, stiamo informando le persone affinché controllino la loro registrazione e c'è chi scopre di non essere più iscritto nonostante non si sia mai cancellato. Inoltre, la cosa che più ci lascia dubbiosi è che non vi è più traccia dei messaggi Facebook interni tra gli amministratori con le annotazioni degli andamenti precedenti al 12 novembre. Per fortuna che abbiamo salvato i dati altrove!».

Se fosse ipotizzabile la manipolazione volontaria da parte di qualcuno, pensate possibile che il Gruppo Facebook contro il Ddl del Sen. Orsi faccia così paura?
«E' certo che il nostro gruppo ha coagulato nel tempo buona parte degli utenti Facebook anti-caccia d'Italia, molti si sono iscritti al social forum proprio per aderirvi. Inoltre andiamo anche oltre il virtuale, giacché seguiamo direttamente e attivamente le fasi previste a livello legislativo relative al Disegno di Legge del Sen. Orsi e facciamo informazione al fine di raccogliere il dissenso alla liberalizzazione della caccia in Italia. Di certo siamo scomodi alla controparte venatoria. Il nostro Gruppo non si caratterizza per gli scontri a suon di parolacce tra anti-caccia e cacciatori, il nostro intento è fare informazione sul fenomeno caccia in Italia, fornendo anche i dati aggiornati delle vittime per armi da caccia raccolti dall'Associazione Vittime della Caccia e tenendo in all'erta il movimento circa l'iter del disegno di legge in questione.
Il Ddl ha subito una serie di arresti a causa della forte contrarietà dell'opinione pubblica, recepita trasversalmente dal mondo politico. A poco servirà alle associazioni venatorie di affiancarsi ad un'associazione pseudo-ambientalista come Fare Ambiente, anch'essa costituita da cacciatori, con la quale oggi 17 novembre terranno un convegno in Senato per rilanciare la discussione del Disegno di Legge Orsi e farlo ripartire. Le finte vesti, la gente oramai le sa riconoscere!».

Volendo scartare l'ipotesi della manipolazione volontaria del numero degli iscritti, quale potrebbe essere secondo voi la ragione di questo stillicidio di aderenti al Gruppo?
«Noi vorremmo pensare che si tratti di un bug nel sistema di Facebook, che magari si attiva solo di giorno, anche se questa particolarità ci fa un po' pensare. Di certo, se tale fosse, credo che sarebbe davvero il caso che i responsabili del social network si attivassero per porvi rimedio. Questo anche a tutela della libertà di espressione che il Social Network, promotore della comunicazione tra la gente, dovrebbe difendere. Chiediamo pertanto ai responsabili di Facebook di chiarire la natura di questo problema quanto prima, noi intanto rendiamo pubblico sulla bacheca del Gruppo tutte le statistiche dei conteggi e forse, qualcosa cambierà».

Daniela Casprini
Davide Vianello
Eva Milan
Maria-Rosaria Briguglio
Rosario Madaffari

Il Link:
http://www.facebook.com/group.php?gid=56221250828&ref=mf

Nessun commento:

Posta un commento