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sabato 21 novembre 2009

DEROGHE IN REGIONI,CASO LOMBARDIA A CORTE


Clamorosa vittoria!!!!




CACCIA: UE, NO A DEROGHE IN REGIONI,

CASO LOMBARDIA alla CORTE di BRUXELLES!

(ANSA)

20 novembre 2009


La Commissione europea ha deciso di rivolgersi alla Corte di giustizia perché ingiunga all'Italia di impedire la caccia a specie protette in Lombardia. Un procedimento è in corso per diverse regioni che hanno concesso deroghe non conformi alle normative Ue sull'attività venatoria, ma Bruxelles ha deciso di "intervenire con un' urgenza" dopo che la Lombardia ha varato una nuova legge che consente la caccia a quattro specie protette fino al 31 dicembre 2009.

http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/unione/20091120135034984276.html

1 commento:

  1. COMUNICATO STAMPA

    CACCIA, DEROGHE IN LOMBARDIA, L’EUROPA INTERVIENE D’URGENZA PER DIRE STOP. DURE DICHIARAZIONI DEL COMMISSARIO DIMAS.

    Le associazioni: iniziative eccezionale quanto inevitabile. La stagione delle deroghe è finita

    “Avevamo chiesto l’intervento urgente di Commissione europea e Corte di Giustizia verso un atto che calpestava il diritto comunitario e la Costituzione italiana, è così è stato. Anzi di più, considerate le dure dichiarazioni del Commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas”.

    Lo affermano in una nota congiunta le associazioni AMICI DELLA TERRA, ENPA, FARE VERDE, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIPU, VAS, WWF che avevano avanzato specifica istanza agli Organismi comunitari.

    “La regione Lombardia, nonostante i pronunciamenti della Corte Costituzionale e il pesante contenzioso con l’Europa, ha ugualmente proceduto all’emanazione dell’ennesima legge che permette di cacciare in deroga specie di uccelli protetti e non cacciabili – affermano le associazioni - L’intervento dell’Unione europea, che ha chiesto un’ingiunzione urgente della Corte di Giustizia al fine di annullare la legge lombarda e fermare la consumazione di questo nuovo, ennesimo illecito, rappresenta un’iniziativa eccezionale ma doverosa e inevitabile, che apprendiamo con grande soddisfazione e che restituisce ai cittadini fiducia nelle istituzioni e certezza del diritto.

    “Non è possibile, peraltro, non mettere in rilievo le dure parole dello stesso Commissario all’ambiente dell’UE Stavros Dimas che ha evidenziato come gli Stati membri debbano seguire correttamente le norme per la conservazione degli uccelli e della biodiversità e ha ricordato che la normativa comunitaria sull’ambiente consente la concessione di deroghe in casi eccezionali e solo nel caso in cui non esistano soluzioni alternative e vengano rispettate le rigide condizioni previste, al contrario di quanto si continua a fare in Italia e in particolare in Lombardia e Veneto.

    “L’intervento della Commissione europea – concludono le associazioni - mette anche a nudo la grave inazione del Governo italiano, che, per ragioni tuttora inspiegabili, non ha ritenuto di agire contro la legge lombarda ma che a questo punto è chiamato a prendere atto, assieme alle regioni “colpevoli”, che l’infelice stagione italiana della caccia ai piccoli uccelli protetti è definitivamente finita”.

    20.11.09

    UFFICIO STAMPA LIPU-BIRDLIFE ITALIA

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