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sabato 21 novembre 2009

On. Francesca Martini


| Cavalli | Francesca Martini
Pubblicato il giorno: 20/11/09
Dalle parole ai fatti

Come ho più volte ribadito il mio obiettivo è di fare dell’Italia il Paese più avanzato in Europa in materia di benessere animale. In questo contesto la tutela del cavallo rappresenta un caposaldo fondamentale di un lavoro, a mio avviso doveroso, che sta attraversando positivamente tutti i segmenti dell’articolata filiera che vede il coinvolgimento di questo animale semplicemente straordinario che molto ha dato all’uomo nella storia e che molto ci sta dando oggi con ruoli che sembrano ricchi di aspettative in termini di innalzamento del valore della relazione uomo-animale.

Per questo oggi più che mai penso l’Italia non potesse più scontare il ritardo di un vero e proprio “Codice per la tutela e la promozione del benessere e della salute del cavallo in ogni contesto esso sia detenuto”. Alcuni potranno dire “sono cose risapute”, oppure “cose che si fanno già”, ma purtroppo non è così. Molte sono ancora le situazioni in cui, anche attraverso l’attività ispettiva dei Nas, il Ministero della Salute con la mia competenza in Medicina Veterinaria e Benessere animale si deve attivare rilevando situazioni di degrado e maltrattamento.

Questione di civiltà
Per questo proprio nel contesto della straordinaria Fieracavalli 2009 ho voluto vedesse la luce il primo Codice della storia del nostro Paese e che ora è pubblicato sul sito del Ministero affinchè divenga valore condiviso e punto di riferimento per chiunque voglia detenere un equide in condizioni di “livelli essenziali di benessere”, così come li ho voluti chiamare.

Ritengo sia doveroso riconoscere agli equidi il ruolo fondamentale che hanno avuto nel lungo percorso evolutivo della civiltà umana ed è pertanto indispensabile imparare a convivere con essi in una relazione positiva che superi la dimensione di mero sfruttamento quale strumento di divertimento o di lavoro. Credo pertanto fosse fondamentale procedere in una duplice direzione: da un lato promuovere la diffusione di una corretta cultura equestre e di un’etica che va posta alla base di tutte le molteplici attività che coinvolgono il cavallo, dall’altro predisporre gli adeguati riferimenti normativi, indispensabili per una nazione moderna.

Per tale ragione ho fortemente voluto la predisposizione del primo Codice per la tutela e la gestione degli equidi nel nostro Paese che ho presentato in occasione della scorsa edizione di Fieracavalli e che attualmente è pubblicato sul sito istituzionale del Ministero della Salute. Il codice fornisce i criteri essenziali per la corretta gestione, secondo la buona prassi, e la tutela della salute e del benessere degli equidi e si applica a cavalli, pony, asini, muli e bardotti, per qualsiasi finalità siano detenuti.

Una garanzia per tutti
Costituisce un insieme di linee guida e si basa su due principi fondamentali. Il primo è la responsabilità del benessere e del controllo dell’equide da parte del proprietario e del detentore (ossia di colui che a qualunque titolo detiene l’animale) i quali rispondono, sia civilmente sia penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso. Il secondo è il rispetto delle esigenze fisiologiche ed etologiche degli equidi durante tutte la fasi di loro gestione, dalla scuderizzazione alla detenzione all’aperto, dall’allevamento all’addestramento e al trasporto.

Il codice, che è alla sua prima stesura e che dunque potrà essere implementato e sarà successivamente collegato al disegno di legge sulla tutela degli equidi che il Ministero sta predisponendo, è stato condiviso con gli Enti tecnici di riferimento - Unire e Fise - nonché con le principali federazioni e associazioni di medici veterinari ed in particolare con la F.n.o.v.i., la Federazione Nazionale dei Medici Veterinari, la S.i.v.r. (Società Italiana di Veterinari Ippiatri) e con l’A.m.n.v.i. (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), cui desidero esprimere i miei ringraziamenti per la preziosa collaborazione su questi e sui diversi temi che il Ministero ha affrontato. Ovviamente rappresenta un punto di partenza su cui ci possiamo tutti insieme confrontare. Mi auguro che in tanti possano darci una letta e farmi avere un parere…..buon lavoro.

Sottosegretario Ministero Salute

http://www.libero-news.it/articles/view/595179

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