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sabato 24 ottobre 2009

L'uomo non è "il padrone del vapore"-Etica della terra

L'uomo non è " il padrone del vapore "

Etica della terra

Oggi sappiamo abbastanza bene che cosa è l’uomo: è un animale, fa parte in tutto e per tutto dei cicli naturali, si nutre, si sviluppa, si riproduce e muore come gli altri mammiferi.
Anche il suo comportamento è qualitativamente riconducibile a quello degli altri animali più simili.

La differenza di informazione genetica rispetto a uno scimpanzé è di poco superiore all’uno per cento.

Nella cultura occidentale, e quindi ormai in tutto il mondo, ancora oggi la nostra specie non è di fatto considerata una parte della Biosfera, ma come un elemento esterno rispetto al quale si misura ogni valore. Tanto è vero che l’espressione "l’ambiente" sottintende spesso "l’ambiente dell’uomo", che resta l’unico riferimento per tutte le considerazioni etiche.

Anche i cosiddetti ambientalisti parlano di solito di "tenere pulita la nostra casa", conservare il "patrimonio di tutti", consegnare la Terra in buono stato alle generazioni future.

Il riferimento costante, considerato ovvio, è l’uomo. Oggi invece sappiamo che l’uomo non è nella posizione di "abitante di una casa", ma è come un gruppo di cellule di un Organismo, da cui dipende totalmente. Infatti l’ecosistema globale è un Organismo e non "l’ambiente dell’uomo": questa posizione della nostra specie deve ancora essere recepita dalle correnti filosofiche occidentali, oltre che da tutte le istituzioni.

La posizione "esterna" dell’uomo, esportata in tutto il mondo sull’onda della tumultuosa espansione dell’Occidente, è il sottofondo di pensiero che ha provocato i grossi guai in cui ci troviamo.

Considerare l’uomo al di sopra o al di fuori dell’ecosistema ha causato anche il drammatico aumento di popolazione umana e la spaventosa crescita dei consumi che hanno caratterizzato gli ultimi due secoli.

L'uomo quindi non può fare tutto quello che vuole sulla terra, deve darsi delle regole per convivere con gli altri esseri viventi e deve prima di tutto rispettare la vita.

Ogni forma di vita ha un suo valore intrinseco che è indipendente dall'uomo, dal valore che l'uomo gli può dare, dall'utilità che può avere per gli uomini.

Senza il rispetto per la natura e per la vita, senza un’etica, l’umanità va incontro a catastrofi globali che metteranno a repentaglio la vita di ogni essere sulla terra comprese le nostre.

12 Gennaio 2008 di steppen.wolf (gentilmente suggerito da Luisa Galimberti)

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